parlare in pubblico

Come parlare in pubblico: 16 consigli per essere convincente

Non c’è dubbio… quando si deve parlare in pubblico ad un evento o ad una riunione viene sempre un po’ di timore, può salire una certa apprensione.

Ma timore di cosa? Vediamolo un attimo…
Di non dire bene ciò che si vuole dire? Di dimenticarsi pezzi per l’agitazione? Di non farsi capire da chi ci ascolta? Di passare come non autorevoli sull’argomento? Di non fare in sostanza bella figura?

parlare in pubblico

Non ti preoccupare capisco benissimo queste emozioni, ci sono passata anch’io.

Infatti anche se generalmente sono alla regia degli eventi (li organizzo, li allestisco, cordino le persone nelle varie parti) qualche volta mi capita di fare da speaker e anche io all’inizio mi sono confrontata con i timori nel parlare in pubblico che ci siamo appena detti.

Nel tempo ho capito che la capacità di parlare in pubblico è un mix di capacità di comunicazione, leadership e autocontrollo.

Non è banale ma si può imparare.

Esperienza e due aneddoti su di me

E io, come ho fatto a superare la paura di parlare in pubblico e migliorare il mio cosiddetto public speaking?

Ti racconto due aneddoti del mio passato

Il primo. Tanti anni fa (circa 10) dovevo parlare davanti a un pubblico ristretto, ero senza microfono e non ero stata avvisata se non all’ultimo momento e probabilmente non ero ‘in comfort’ con quella situazione. Ricordo che parlai con un tono di voce basso e una persona nel pubblico (non proprio carina devo dire, che mi conosceva) sottolineò la cosa con fare altezzoso. Succede, ci sono persone che non empatizzano, anzi sono felici di vedere o mettere gli altri in difficoltà. Pertanto, bisogna armarsi di pazienza e capacità.

Si trattava quindi certo di una critica costruttiva (era vero, dovevo alzare il volume della voce) ma non era stata detta “bene” e credo di non aver fatto una bella espressione. Occorre allenarsi per sentirsi tranquilli di fronte a qualsiasi difficoltà che si presenti durante lo speech, una battuta, una domanda un po’ fuori dal coro, persone che chiacchierano tra di loro e disturbano da riprendere…fa tutto parte, basta prepararsi.

Come tutte le cose, se ti senti sereno avendo la scaletta in mente e la confidenza nel parlare in pubblico allora tutto il tuo modo di comunicare migliorerà, la tua tranquillità trasparirà. Quella volta ero stata presa alla sprovvista, non avevo preparato lo speech e in più non ero abituata a parlare in pubblico. Quindi non sarò andata un granché bene…

Bisogna allora allenarsi più che si può e sono qui per aiutarti per la tua prossima occasione

parlare in pubblico

Il secondo aneddoto che mi riguarda: era il mio primo discorso ad una platea molto ampia davanti a centinaia di persone. Mi ero preparata ed ero pronta su tutti i fronti, mi ero ripetuta il discorso più volte ecc. L’argomento poi mi appassionava e mi sentivo perfettamente nel ruolo. Ma ugualmente chiesi il consiglio dell’ultimo minuto ad un’amica giornalista televisiva (sicuramente più abituata di me) per avere qualche dritta per affrontare uno speech in presenza.

Ricordo che mi disse di non bere caffè prima di parlare perché secca la gola (questo non lo sapevo). In effetti di solito mi porto sempre una bottiglietta d’acqua per bere un sorso proprio prima di iniziare, ma non mi è necessario.

Altra cosa mi disse: “impara a memoria il primo minuto di discorso, in cui tu sei maggiormente in ansia. Il resto poi viene da sé quando hai superato quel primo minuto”. E quella volta imparai veramente il discorso (cronometrando il primo minuto) perché proprio in quel minuto i miei occhi caddero sulle persone che avevo davanti, che non conoscevano, guardavo i loro visi e le loro espressioni…se non avessi seguito il consiglio dell’amica forse perdevo il filo perché la mia attenzione non era sul discorso ma su quelle persone che stavo osservando.

Perciò impara a memoria il primo minuto poi per il resto, volendo, puoi anche andare più a braccio. Lateralmente ti dico anche, cerca un punto focale tra le persone dove guardare senza distrarti oppure scegliendone una che magari ti sembra “quella giusta” a cui rivolgerti.

Di base ti dico anche di arrivare per tempo così 1) non arrivi in ansia che poi sul palco si vede 2) puoi fare le prove delle strumentazioni, capire come girano le slide, come funziona il microfono, fare un minimo di prova audio-video della tua presentazione o del tuo video (a volte è sui video che ci sono gli intoppi). Ti consiglio sempre di portare su chiavetta USB una copia della tua presentazione o video perché non si sa mai, chi organizza – per qualsiasi motivo – può perderla o danneggiarla o salvarne una versione precedente (succede purtroppo). Porta con te l’ultima versione del file così sei sempre al sicuro.

Ora veniamo ai consigli specifici che mi sento di darti quando devi parlare ad un pubblico

16 consigli per parlare in pubblico in modo efficace senza ansie e paure

parlare in pubblico

Ora passiamo ai consigli veri e propri di public speaking che fanno parte del mio bagaglio e a cui attengo io stessa quando devo parlare in pubblico ossia davanti a colleghi, clienti oppure a ospiti che non conosco.

  1. Fai una scaletta del discorso, verifica che ci sia una sequenza logica (inizio, sviluppo, conclusione finale) e imparala bene, è il tuo canovaccio, la tua regia (segnatela su un foglietto o un post-it da tenere vicino a te quel giorno o per ripasso);
  2. Brevità: meglio un discorso breve e chiaro che un discorso lungo, prolisso e pieno di mille parentesi (che servono solo a te per far vedere quanto ne sai…ma agli altri non piacciono, te lo devo dire!) dove alla fine il pubblico non ti segue più, non è più attento. Hai presente che oggi i contenuti che vengono consumati sui social sono molto brevi, tendenzialmente video brevi? Ecco le persone hanno poca attenzione Meglio un discorso breve e ad affetto. Chi vorrà approfondire si farà vivo in un secondo tempo;
  3. Le slide: meglio se proiettano un’immagine grande e poche scritte, perché sei tu che commenti le slide. Altrimenti vedi le persone attente a leggere e non ascoltano ciò che dici. Sulle slide, se hai diversi argomenti da sviluppare, metti i punti elenco che sono schematici e chiari;
  4. Come attirare l’attenzione? E’ nei primi secondi che dai l’impressione di te e dell’interesse che puoi suscitare nelle persone. I primi dieci secondi sono decisivi: devi sentirti tranquillo, che stai dicendo qualcosa di cui sei competente. Questa autorevolezza traspare dalla tua postura, dall’espressione del volto e soprattutto dalla voce, quindi da tutti i linguaggi cioè quello verbale (contenuto), non verbale (linguaggio del corpo), paraverbale (il modo cioè tono, ritmo, volume della voce);
  5. Ti consiglio di allenarti sul tono della voce (grave-acuto): molto spesso a causa delle inflessioni dialettali la finale delle nostre parole è acuta, va all’insù, come a porre una domanda (che è interrogativa, mentre il nostro discorso spesso è affermativo). Fai attenzione alle cadenze in finale di frase perché fanno perdere di molto l’autorevolezza. Allenati a chiudere le frasi con un accento che va all’ingiù, in modalità affermativa, con chiusura e non con domanda. In sostanza attenzione agli accenti, alle inflessioni e ai toni;
  6. Attenzione al ritmo e al volume della voce: cerca di non essere troppo veloce nell’esposizione o di mangiarti le parole, altrimenti dai l’idea di essere nervoso; altrettanto non essere troppo lento altrimenti le persone si perdono e non ti ascoltano più. Il volume deve essere abbastanza alto per risultare chiari, non puoi parlare troppo piano (basso), anche qualora fossi agitato;
  7. Il tono e il volume della voce non devono essere uguali in ogni momento del tuo discorso (risulteresti “piatto” e noioso): questi due elementi aiutano a dare il giusto senso a ciò che vuoi dire e a catturare l’attenzione del pubblico. La voce efficace deve variare e adattarsi alle parole e assumere quella dinamicità che cattura l’interesse dei destinatari;
    parlare in pubblico
  8. Ho capito nel corso del tempo due cose fondamentali, la prima riguarda le pause: quando fai un discorso devi fare le pause, sembra banale ma non lo è. Le pause naturali (che durano poco) non bastano. Quando devi caricare su alcuni concetti, finita la parola chiave fai una pausa (3 secondi) così le persone hanno il tempo di interiorizzare quello che stai dicendo per poi proseguire ad ascoltare il resto del discorso. Se fai le pause le persone prestano maggiore attenzione. Sulla parola chiave dai enfasi con il tono e il ritmo, pronunciala bene e poi fai pausa. Aspetta un attimo (tre secondi) e riprendi, non avere ansia, fidati, le persone ti ascolteranno di più. Se fai un discorso senza pause e tutto di fila nessuno capisce e ti ascolta più dopo un po’;
  9. Domande: ho capito, facendo dei test con i miei discorsi dal vivo, che se all’inizio pongo una domanda, forte (e provocatoria se il contesto lo permette), una domanda che racchiude l’argomento del discorso, attiro subito l’attenzione di chi mi sta ascoltando. Ad esempio ho tenuto a dicembre un breve discorso sull’argomento branding. Ho iniziato così: “Chi mi sa dire che cosa è il branding?” Ho guardato le persone negli occhi cercando qualcuno che volesse rispondere. Chiaramente avevo già la risposta da dire subito, ma se aspetti che qualcuno interagisca è molto meglio: le persone, se si vedono circondate da altre che interagiscono, si attivano e stanno attente. Pause e domande sono quindi i miei punti principali nei discorsi;
  10. Ho capito inoltre che se utilizzo un linguaggio chiaro e semplice, più semplice di quello che vorrei adottare per far capire che sono preparato/a sull’argomento, è ancora meglio. Questo perché le persone che stanno ascoltando non è detto che siano esperte sull’argomento che stai esponendo, anzi di solito è proprio così… Quindi devi spiegare semplicemente come si spiega “ai bambini”, a qualcuno che non ha mai ascoltato nulla su quell’argomento. Devi spiegarti a pezzi e con semplicità. Le persone ti ascolteranno e comprenderanno (ed è questo lo scopo della comunicazione, farsi capire, no?!). Non sei lì per metterti in bella mostra con paroloni difficili, mille parentesi dove vuoi far vedere che sai, e in realtà in sala nessuno ti segue, a cosa serve?!
  11. Per essere più chiaro quando devi parlare in pubblico puoi usare anche più canali percettivi: uditivo, visivo, cinestesico. L’uditivo è il canale principale perché le persone ti stanno ascoltando, visivo lo attivi se hai una presentazione, cinestesico lo attivi se scrivi o fai scrivere alla lavagna con fogli mobili, se fai partecipare attivamente le persone (ad esempio nei workshop, oppure usando degli oggetti come i telecomandi di votazione o facendo fare un test sensoriale come una degustazione);
  12. Ho capito anche che se all’inizio o durante lo speech trasferisco delle emozioni che vivo o che ho vissuto attraverso una mia storia personale, vera, le persone ti ascolteranno con grande attenzione e si immedesimeranno e le potrai condurre all’obiettivo del tuo discorso. Se parli delle tue emozioni non stai sbagliando come a volte si pensa, di fatto sei una persona, non c’è nulla di male, anzi il discorso risulta più vero e non preparato a tavolino. Puoi citare una difficoltà che hai superato, un momento difficile che ti insegnato qualcosa oppure anche un’emozione piacevole e bella che stai vivendo in quel momento in cui stai parlando. Tutto ciò ti qualificherà come un/a professionista serio/a ma anche autentico/a, una persona (oltre che un professionista) di cui fidarsi. Le persone apprezzano un coinvolgimento emotivo e il tuo discorso rimarrà più impresso;
  13. Non pensare che per fare un bel discorso devi essere solo te stesso, essere naturale “così come sei”, andare sul palco e parlare a braccio: no, non la reputo una buona strategia perché secondo me non andrai bene. Studia le tecniche (come queste) e adattale a te. Se il personaggio del momento è irriverente e tu per carattere non lo sei evita di copiare il suo modello, non risulteresti credibile. Invece il tuo messaggio deve essere credibile per essere ascoltato e capito;
  14. Stile: scegli il tuo stile, cerca anche di essere te stesso e di essere preparato. Il timore di parlare in pubblico è normale, devi pensare di “cavalcarlo” mentre parli.  Non puoi eliminare l’ansia, la vivi mentre parli e l’abbassi, ma sappi che ti fa vibrare e ti rende vero. Se vuoi, fai delle prove allo specchio per capire come ti vedono gli altri e attenzione, se sei abituato a gesticolare controlla questo aspetto e cerca di canalizzare i tuoi gesti verso i momenti in cui occorre sottolineare i concetti chiave;

  15. Contenuto. Cito brevemente le 3 “I” del Content Marketing, ovvero i motivi per cui le persone consumano i contenuti che sono intrattenimento – informazione – ispirazione. Chiaramente è difficile riuscire a dare tutto insieme, sicuramente le persone cercano in prima battuta informazioni, sono felici se ricevano contemporaneamente intrattenimento (il cosiddetto infotainment). L’ispirazione è ciò che ti rende una persona da seguire, una persona da ascoltare, un modello.
    Regolati anche su questo, cerca di ispirare le persone: vuol dire che puoi insegnare che ci sono delle soluzioni diverse dalle solite, che si possono trovare in determinati modi e che permettono di ottenere un beneficio effettivo. Tu-che ispiri hai già fatto quella strada e la puoi mostrare ad altri;
  16. Chiedi un feedback alla fine, un commento al tuo speech. Ci possono essere delle critiche ma prendile come costruttive per migliorare…arriverà il giorno in cui ti diranno che il tuo discorso è stato tra i migliori se non il più bello da ascoltare e lì capirai che hai imparato come si fa. Non solo ciò che hai detto, hai imparato il come lo hai detto, fidati di me 🙂

Le 3 regole di chi sa parlare bene in pubblico

Ricorda, chi fa ottime presentazioni segue le seguenti tre regole:

  1. Trasmette un unico messaggio su cui introduce sviluppa e chiude il suo discorso
  2. Non fornisce una lista di informazioni, perché non informa soltanto ma comunica
  3. Racconta delle storie personali vere perché le persone ragionano per metafore e imparano con le storie. La più classica delle storie è la “parabola dell’eroe” in cui l’eroe, passando attraverso una serie di imprevisti e difficoltà, riesce a superarle diventando un eroe quindi con il suo esempio trasferisce un’esperienza che si può fare, da prendere a modello

Infine prima di parlare in pubblico

  • Familiarizza con l’ambiente: osserva la sala, le persone e concentrati solo su quello che stai facendo (ricordati il post-it con la scaletta, almeno le prime volte)
  • Preparati mentalmente la scaletta (io mi segno le parole chiave da dire in grassetto, il resto lo costruisco mentre sto parlando) e non irrigidirti se senti che il tuo discorso prende altre strade, non è esattamente come lo avevi preparato, l’importante è dire le parole (concetti) chiave
  • Pensa a come concludere con qualcosa che lasci riflettere, lasciando uno spazio “mentale” alle persone in modo che possano prendere la loro direzione con ciò con cui li hai informati e ispirati

parlare in pubblico

Hai visto?

Per parlare in pubblico devi stare attento a molti aspetti, è difficile e senz’altro ci vuole allenamento ma sappi fa la differenza in qualsiasi situazione sia ad una riunione sia ad una presentazione ad una platea

Considera quindi il public speaking come competenza prioritaria da mettere nel tuo cassetto delle abilità al più presto

ps. la maggioranza di questi consigli vanno bene anche in digitale nelle riunioni da remoto

Spero ti siano utili i miei consigli

Se vuoi darmi un commento o scrivermi puoi farlo qui info@eventoefficace.it 

A presto!
Adriana

@@@

Vuoi sapere come organizzare un evento professionale pubblico o privato?
Ti piacerebbe una guida a step per il tuo evento in presenza virtuale o ibrido?
Vuoi promuovere il tuo evento con strumenti di marketing e i giusti strumenti di comunicazione?

Sei nel posto giusto.

Ti posso aiutare con i consigli che stai cercando

Sono Adriana Andreis CEO di Evento Efficace
Ho all’attivo più di 160 eventi in vari settori lavorando al Marketing e Comunicazione in aziende di diverso tipo e dimensioni
Eventi professionali come fiere, congressi, formazione, viaggi incentive, conferenze e presentazioni in sala, riunioni di lavoro, apertura di nuovi negozi o lanci prodotti nei punti vendita e anche eventi digitali

Attraverso la mia piattaforma di formazione Evento Efficace trasmetto la mia conoscenza a chi desidera imparare da zero o avere nuovi spunti e metodi per essere poi autonomo nell’organizzare un evento

Ho creato il corso di formazione online Evento Efficace Academy, che conduce passo passo nell’organizzazione di un evento professionale

Hai domande? Mi puoi scrivere qui info@eventoefficace.it

Mi puoi trovare sui canali social e su YouTube, vedi le icone in basso per collegarti e iscriverti
A presto! Adriana

ps. Stai al passo con i miei consigli sul mio canale YouTube

Newsletter

Ti è piaciuto questo contenuto? Iscriviti alla newsletter per ricevere altri articoli simili.

Altri articoli da leggere: